Le mense sono uno spazio chiave della vita universitaria e del diritto allo studio, eppure nel nostro Politecnico sono poco utilizzate e spesso criticate.
Durante lo scorso semestre abbiamo fatto girare un sondaggio che, con oltre 700 risposte, ha evidenziato come i prezzi, troppo alti per uno studente fuorisede, e la pessima gestione degli spazi, con file di almeno mezz’ora, hanno portato e portano tutt’ora gli studenti a scegliere altre soluzioni per mangiare.
Nel CdA di luglio si sarebbe dovuta approvare la proroga del contratto dell’azienda che gestisce alcune delle mense del Poli e, consapevoli della situazione senz’altro migliorabile, come rappresentanti abbiamo chiesto di rimandare la delibera in modo da avere il tempo per lavorare a una proposta migliorativa del servizio.
La delibera è stata rimandata e quest’estate i rappresentanti in CdA, Senato, alcune scuole e CCS hanno lavorato a una proposta nuova e innovativa, mettendo al centro 4 tematiche chiave: Prezzi, Spazi, Qualità e Sostenibilità .
Abbiamo scelto di coinvolgere tutte le persone interessate nella discussione, inclusi i rappresentanti dei corsi, di scuola e gli organi centrali.
Luca Lombardi, Sofia Sannino, Haseeb Ashfaq, Elena Capurro, Veronica Marrocu, Davide Cutrupi e Fabio Floris hanno formato gruppi tematici e durante l’intero mese di agosto hanno preparato un rapporto dettagliato su queste quattro aree di interesse.
Il 25 agosto, è stato inviato questo documento alla Dirigente Chiara Pesenti.
Dopo qualche giorno, Veronica e Sofia sono state invitate a discutere la questione delle mense con Graziano Dragoni, Marina Curró e Chiara Pesenti. Questo incontro è stato molto produttivo, poiché hanno dimostrato una forte apertura al dialogo su argomenti riguardanti la qualità degli spazi e la sostenibilità . Inoltre, si sono impegnati a esplorare soluzioni per affrontare le sfide legate alla disponibilità limitata di pasti per persone vegane, vegetariane, intolleranti al lattosio e celiache.
Per quanto riguarda la questione dei prezzi, purtroppo non è emersa una soluzione diretta. Questo problema è principalmente di natura politica e decisionale, piuttosto che aziendale. Di conseguenza, questa questione rimane aperta, e invitiamo chiunque abbia segnalazioni o preoccupazioni a contattare uno dei membri sopra citati, in modo da poter affrontare gradualmente tutte le possibili problematiche.