Esplorando i meandri del campus Leonardo, o più semplicemente fuggendo in lacrime da un’aula d’esame, molti/e di voi si saranno trovati/e a passare davanti all’Edificio 7. Quello che probabilmente non saprete è che lì, tra gli uffici e le aule, si nasconde un laboratorio segreto celante un’avanzata tecnologia di realtà virtuale gestito da una pericolosa mente criminale; questa era l’idea del Politecnico di Milano che doveva avere Stefano Santarelli ai tempi in cui scrisse la sceneggiatura del volume 139 di Martin Mystere intitolato I Prigionieri del Ciberspazio (no, non è un typo, a quanto pare all’inizio degli anni ’90 era in voga italianizzare i termini anglosassoni). Il fumetto, edito nel 1993, ritrae alcuni scorci del nostro ateneo inserendoli in un contesto fantascientifico.
Vorreste scoprire tutti i dettagli di questa folle avventura così da poter sfoggiare la vostra cultura con colleghi e colleghe nel corso del prossimo aperitivo?Â
Il vostro genere letterario preferito sono le fiction fantapolitiche ambientate al Politecnico di Milano?
Avete sempre desiderato leggere di una donna in trance che, uscendo dall’Istituzione Elettrotecnica Carlo Erba, viene investita in piazza Leo? No? Menomale?
Se avete esclamato con solerzia “SÌ” in risposta ad almeno una delle domande qui sopra, ho una notizia che potrebbe interessarvi: nell’auletta di Svoltastudenti (Edificio 9) potrete trovare una copia fisica del fumetto e immergervi nella lettura sorseggiando una freschissima Red Bull omaggio, passate a trovarci!
PS: fate attenzione quando passate davanti all’Edificio 7…
Articolo a cura di: Rio